Incontro con l’autore Giuseppe Assandri
Noi alunni/e delle classi Terze dei plessi di Saluzzo e Manta, della Scuola Secondaria di I grado, nelle giornate di mercoledì 22 e giovedì 23 maggio abbiamo incontrato il Professor Giuseppe Assandri, autore del libro “Berlino 1936” che abbiamo letto in classe con i nostri insegnanti.
Dopo una breve presentazione dell’autore è iniziato il vivo della lezione. Ognuno ha esposto le domande e le curiosità che aveva sia sul libro che sul mestiere di scrittore. Il professor Assandri ci ha risposto, rivelandoci aneddoti e particolarità sulla storia di Jesse Owens e Luz Long, i due atleti protagonisti della storia narrata.
Le due ore dedicate all’incontro si sono rivelate coinvolgenti ed interessanti, abbiamo anche condiviso con l’autore alcune suggestioni sul libro.
“La parte che mi è piaciuta maggiormente di questo libro è stata quando i protagonisti continuarono a scriversi delle lettere dopo il loro incontro alle Olimpiadi” E.T.
“Mi è rimasto impresso l’episodio in cui Luz Long mise un fazzoletto sulla riga del salto per aiutare Jesse Owens. Mi ha colpita inoltre il valore dell’amicizia che li ha legati per tutta la vita. I due atleti sono molto diversi però li accomuna la grande passione per lo sport e nello specifico per il salto in lungo.” B.P.
“La lettura del libro mi ha trasmesso un’emozione unica e tratta di temi ancora attuali sui diritti degli esseri umani, sulla lealtà e l’amicizia tra atleti. Mi ha fatto riflettere su argomenti affrontati nelle lezioni di Storia, sulla Germania nazista, sulle discriminazioni contro chi non apparteneva alla razza ariana e sull’importanza delle Olimpiadi.” E.V.
L’attività si è conclusa con il firmacopie da parte dell’autore. Abbiamo gradito molto questo incontro e abbiamo riflettuto sull’auspicio che i diritti vengano sempre rispettati. Il Professor Assandri ha saputo coinvolgerci, è stato molto paziente ed esaustivo nel rispondere alle nostre domande. “Berlino 1936” è stato selezionato per il premio “Bancarellino” a Pontremoli (MS).
Speriamo che in futuro le classi che frequenteranno la Scuola Secondaria I grado possano avere la possibilità di vivere un’esperienza come la nostra.